Repertorio
Proposte di programma
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Francesco Guardi, Paesaggio fantastico (particolare)
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Programma classico
I Trii di Beethoven
Ludwig van Beethoven: Trio op.9 n.1 in Sol maggiore
Adagio, Allegro con brio
Adagio, ma non tanto e cantabile
Scherzo, Allegro
Presto
Ludwig van Beethoven: Trio op.9 n.2 in Re maggiore
Allegretto
Andante quasi Allegretto
Menuetto
Rondo, Allegro
Ludwig van Beethoven: Trio op.9 n.3 in Do minore
Allegro con spirito
Adagio con espressione
Scherzo, Allegro molto e vivace
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Note al Programma
I Trii op. 9 per violino viola e violoncello di Beethoven sono tre capolavori, scritti nel 1798, appena un anno dopo la Serenata op.8. Composti quindi durante il periodo a Bonn, e rielaborato in seguito a Vienna, presentano un scrittura quasi sinfonica, in cui armonia e melodia si fondono dando alla composizione una densità particolare. Seppur contraddistinti l'uno dall'altro caratterialmente, sono uniti dal gusto per l'intreccio, il contrasto timbrico e coloristico ed una vivacità che permea anche dai momenti più melanconici degli adagi. Si pensi ad esempio al terzo di questi trii: benché esso presenti un carattere estremamente drammatico, sottolineato dalla tonalità di do minore, bisogna notare come questo venga interrotto da momenti di estrema serenità, presentati dalla tonalità di Do maggiore, in cui sono scritti il secondo movimento (Adagio con espressione), la parte centrale dello Scherzo e la ripresa del tema nell'ultima pagina del Finale. Si tratta in generale di una delle composizioni che fanno definire il Maestro il primo dei Romantici.
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"...un raro Beethoven in trio, reso ancor più sorprendente
dall'assenza di leggii e spartiti. Il Trio Broz suona a memoria:
il virtuosismo e l'impasto fonico robusto è come se nascessero
dall'intreccio degli sguardi."
Goffredo Gori - La Nazione, mercoledì 18 agosto 2004
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